

TULIP

(caratteristiche
tecniche)
Kit,
1/4 di vinile di Pat Secrist, modello Tulip, corpo in stoffa
di cotone Secrist; imbottitura di polypellets e polyfill;
occhi “Real eyes” di Secrist; colorazione permenente
eseguita con colori atossici Genesis Heat Set Paints; Tulip
ha una parrucchina color castano chiaro “Tallina’s”
modello baby; indossa pannolino Pampers, maglietta intima
di cotone e tutina di ciniglia “Grain de blé”;
oppure in alternativa completino di lana “Dolci coccole”,
composto da coprifasce e pantaloncino beige e rosa, con ricamo
sullo sprone. Tulip all'interno non ha magneti, né
piombo, né metalli che potrebbero provocare ossidazione;
né pietre o sabbia, ma esclusivamente granuli di
plastica per appesantire e pulitissimo polyfill.
Lunghezza: cm 50 circa – peso: kg 2,000 circa e può
indossare abitini per neonato taglia “zero – 3
mesi”.
Tulip arriva nella sua scatola-regalo con fiocco, certificato
di nascita e un foglio con consigli e istruzioni su come conservarla
perfetta negli anni.
|
.gif)
Tulip
è stata adottata il 12 Marzo 2008 da Francesca - Bergamo
“Ogni
atto creativo è generato da un moto del cuore, creare
una bambola, poi, per le implicazioni emotive che sottintende,
ancor di più, ma creare una Reborn, non trastullo infantile,
bensì “oggetto” da collezione per adulti,
piccolo capolavoro d’indubbio valore artistico, significa
andare oltre, è “fare una bambola ad immagine e
somiglianza di bambino”, e un bambino reale, o un suo
simulacro, non può che suscitare emozioni gioiose, sentimenti
positivi (tenerezza, desiderio di proteggere) e pensieri felici
, non può che trasmettere un messaggio d’amore.
E quando ho accolto fra le mie braccia Tulip (della quale mi
sono subito invaghita, dal primo momento in cui l’ho vista,
forse per una vaga rassomiglianza con me stessa bambina, la
frangetta sbarazzina, la forma e il colore degli occhi, le ciglia
così arcuate, la forma del nasino, la bocca piccolina,
la linea del mento, il colorito roseo …ma, in fondo, poi,
tutti i bambini si assomigliano) ho provato sensazioni confuse,
insieme di commozione e turbamento, tristezza e gioia, ripensando,
appunto, alla bambina che sono stata, pensando alla spensieratezza
dello stato dell’innocenza, l’eta infantile in cui
si è distanti dal “dolore”, quando nulla
può ferire e si è protetti, e pensando anche all’infanzia,
purtroppo, variamente violata, avvilita, calpestata, nei nostri
tempi crudeli.
Poi, però, riguardando i suoi occhi stupefatti, sfiorando
con una carezza i suoi bei capelli d’un caldo castano,
il volto così realistico, sapientemente tinto del colore
della pelle dei neonati, come le manine delicate e i piedini
e le unghiette, tutto amorevolmente curato in ogni minimo dettaglio,
ho realizzato che solo un cuore sensibile di donna e di madre
può “partorire” una simile creatura, e, nuovamente
pervasa da sentimenti positivi, mi sono riconciliata con il
mondo.
Ti riconfermo qui, Margherita carissima, la mia ammirazione
per il tuo genio creativo, e ti ringrazio per il sogno, per
l’illusione, e per tutte le emozioni belle e pure che
sai donare.

"Un
bambino è la primavera, la nostra stagione migliore;
una tua bambola reborn è l'incanto di quel tempo felice
che si rinnova. Grazie per la tua Tulip (ora la mia Lizzy),
Margherita cara, grazie per aver rinnovato l'incanto! "
Francesca Santucci, 14/3/2008"
|



|